FERRAZZUOLI ALLA D'ANZI
La paternità di questa ricetta va a Vincenzo Buonassisi nel suo libro "Il codice della pasta". Vi ho trovato questa ricetta dovuta alle esplorazioni culinarie di Giovanni D'Anzi, al quale la città di Milano deve la canzone della Madonnina del Duomo. Incuriosita dalla tecnica di cottura delle cipolle ho voluto subito cimentarmi ottenendo un piatto di pasta strepitoso.
Della ricetta originale ho solamente sostituito i bucatini con i Ferrazzuoli di Gragnano e ho scelto cipolle di Tropea.
Ingredienti:
500 gr di Ferrazzuoli o pasta lunga
6 cipolle di Tropea
olio d'oliva
30 gr di burro
parmigiano
pepe
Affettare sottilmente le cipolle, metterle in un tegame con olio d'oliva tanto che arrivi a coprirle a filo. Fatele cuocere lentamente con il tegame coperto senza mescolare. La cipolla in questo modo diverrà morbidissima senza sfaldarsi e rompersi. Continuare la cottura a fiamma bassissima ammassando le cipolle al centro con un cucchiaio di legno.
Nel frattempo cuocete la pasta e subito condirli con il burro affinchè diveti "scivolosa", poi unire il Parmigiano e in ultimo la cipolla.
Mescolare, condire con il pepe.
Pensa Elga mi feci autografare la copia quando insieme a Veronelli passo a mangiare nel locale dove lavoravo.. ncinque anni fà ;-))
RispondiEliminaTi dirò penso di aver preparato un paio di ricette tratte dal libro.
Mi hai fatto tornare la voglia di sfogliarlo ;-))
Buona settimana
Onore alle cipolle rosse, un piatto delicato e gustoso :) magnifica giornata ^_^
RispondiEliminaNe andrei pazza, ne sono sicura!Buona giornata carissima. Bacio
RispondiEliminaMi piace mi piace mi piace! Brava
RispondiEliminami piace assai questa preparazione.. e il libro.. sembra una sorta di Divina Commedia! :) bello..
RispondiEliminami ricorda il sughetto che prepara mia zia per condire le tagliatelle, ora non so se il metododi cottura è lo stesso, però dalla foto sembra molto simile.
RispondiEliminaperò non ho capito una cosa, l'olio nel quale si stufano le cipolle, poi, va aggiunto alla pasta già condita col burro oppure si scolano le cipollee si aggiungono così alla pasta?
eccole qui..semplici se,mplici qchissà quanto gustose!!non conoscevo nè il libro nè il fomrato di pasta...per il libro mio marito ti odierà che ormai non sappiam più dove metterli!:DDDbaci
RispondiEliminaTroppo belle quelle foto con il libro Elga! I ferrazzuoli sono un formato di pasta a me sconosciuto, ma quel condimento lì sono certa mi piacerebbe assai ;)
RispondiEliminaBuon lunedì!
Semplice e buonissimo questo condimento!
RispondiEliminaUn abbraccio e buon inizio settimana
pochi gredienti smeplici e genuini è una pasta favolosa rendono questo piatto super vincente!!brava elga come sempre,baci imma
RispondiEliminafameeeeeee! ottimo lavoro elga!
RispondiEliminaUn piatto di pasta semplice ma davvero molto profumato deve essere una favola da gustare!
RispondiEliminaUn bacione
fra
Con due prodotti di prima qualità come quelli che hai usato, non può che venire un piatto da re!
RispondiEliminaSemplici gli ingredienti, ma sicuramente buonissima, da rifare!
RispondiEliminatutto bello, tutto buono!
RispondiEliminami piace quando ci proponi queste semplici ricette, diventano ricche ed invoglianti con la tua bravura !ciao
Ciao...Sembra molto facile da preparare...mi piace brava!E mi piace troppo anche la foto del libro!
RispondiEliminaUn abbraccio
ottimo questo piatto! adoro la cipolla cotta..complimenti anche per la foto!
RispondiEliminaE'vero, questa tecnica di cottura delle cipolle è molto interessante... tra l'latro, ho mangiato qualche giorno fa dei tagliolini con le cipolle e ne sono rimasta sorpresa, non credevo che un condimento del genere potesse risultare così goloso...
RispondiEliminaStrepitosa...
RispondiEliminaLa pasta con la cipolla di tropea dobbiamo sempre provarla! La tua ricetta ci pice troppo, ancora di più se è della tradizione!
RispondiEliminaCertamente anche la psta fa la sua notevole parte qui eh?!
un bacione
Elga, complimenti.
RispondiEliminaQuelli strettamente "culinari" sono pressochè ovvi... ma quelli per la fotografia d'apertura sono speciali :)
bravissima, come sempre...
wenny
intanto non finirò più di farti complimenti per la foto, e devo dire anche per l'originalità e la ricercatezza delle ricette... un piacere doppio quindi!
RispondiEliminascusa, la parola giusta era per LE foto che fai, in generale...
RispondiEliminaQuanto mi piace la grafica di questa pagina
RispondiEliminaBello questo piatto, mi ispira parecchio e w le cipolle rosse!
RispondiEliminaMa che piatto fantastico, sara' che le foto sono meravigliose, sono senza parole, osservo.......
RispondiEliminain questo periodo trovo deliziose piccole cipolle rosse...che ama molto anche lo gnomo...ci proverò!
RispondiEliminaIl titolo era per me alquanto misterioso ma poi quando ho visto...La prima foto è poetica e il piatto, ecco, uno di quei piatti antichi gustosissimi. Grazie per la ricetta!
RispondiEliminacon questa cottura la cipolla deve diventare ancora + deliziosa! mi piacciono queste ricette d'antan..
RispondiEliminace l'ho! quel libro ce l'ho ahahahahah, un po' ingiallito ma ce l'ho ahahahahahah
RispondiEliminafortuna che hai tirato fuori sta pasticedda elga mia n'assettamu?
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cla