STRAUBEN
Questo è il fritto che ho scelto per il nostro carnevale..anche se visto il periodo di dieta abbiamo festeggiato il 17 gennaio, non seguendo il calendario!
Queste frittelle tipiche del Sudtirolo e dell'Alto Adige, sono uno street food golosissimo che si può gustare in loco durante le sagre e le feste di paese. Io ho avuto la fortuna di assaggiarlo durante la nostra gita ai mercatini di Natale, e a parte la bontà e leggerezza di questo fritto mi aveva incuriosito la modalità di frittura.
Infatti si fa colare l'impasto attraverso un imbuto compiendo dei movimenti circolari prima e aggrovigliati poi, direttamente nell'olio bollente, creando questa tipica forma arricciata e disordinata dal quale deriva il suo nome (in tedesco straub= tortuoso).
Una volta fritto, viene spolverato di zucchero a velo e irrorato di marmellata di mirtilli rossi calda, una vera delizia. Per via della grappa nell'impasto, risulta un fritto leggero e gradevole, adatto alle feste di carnevale imminenti.
Ingredienti:
1 kg di farina
250 gr di zucchero a velo
1 litro di latte intero
6 uova
1 bicchierino di grappa
1 pizzico di sale
Per friggere:
olio di semi di girasole
Per decorare:
Zucchero a velo
Marmellata di mirtilli rossi
In una terrina capiente setacciare la farina e lo zucchero a velo. Creare un buco a l centro e sgusciarvi le uova. Iniziare a mescolare con un cucchiaio di legno, aggiungendo il sale, la grappa e il latte, senza versarlo tutto ma a piccole dosi. Infatti potrebbe anche non servirvi tutto ma all'incirca tre quarti. Sarete comunque sicure quando il composto assumerà una consistenza fluida e omogenea, tale da poter tranquillamente passare attraverso un imbuto senza rompersi. Il composto dovrà cadere nell'olio bollente in maniera continua, creando un lungo "biscione" aggrovigliato.
Iniziare a friggere, facendo colare un mestolo di impasto attraverso l'imbuto nell'olio caldissimo.
Con l'aiuto di una ramina e di una paletta da cucina girare la frittella appena inizierà a colorarsi nella parte affondata nell'olio. Proseguire max 1 minuto e scolare lo strauben su un piatto.
Spolverare di zucchero a velo e decorare con un cucchiaio di marmellata di mirtilli rossi calda.
Servire subito.
Se lo lascerete sgocciolare quando lo sollevate dalla padella, non avrete bisogno di adagiarlo su un foglio assorbente.
mmmmmm buonissimi! si fanno spesso anche da me in Trentino, a carnevale o alle feste di paese e vengono chiamati stromboi..una delizia!
RispondiEliminaNe avevo solo sentito parlare, ma non li ho mai assaggiati. Certo che goduria.
RispondiEliminaMagari a Carnevale un piccolizzzzzzimo fritto me lo concedo va'. Per ora l'ago della bilancia è bloccato, nonostante gli sforzi. Noi si continua lo stesso.
Un bacio
Alex
Io non amo particolarmente il fritto ma lo strauben mi ispira parecchio!!
RispondiEliminaciao
che bello.
RispondiEliminaio non ne avevo ne' sentito parlare ne' visto..
Ora non lo diro' piu'.
Mi manca solo poter dire: l'ho assaggiato!
;-)
Quanti ricordi Elga che mi fa venire in mente lo strauben! L'ultima volta l'ho mangiato proprio in una festa di paese a Caldaro lungo la strada del Vino e ti dico che era una cosa sublime. Non sapevo che nell'impasto ci andasse anche un goccio di grappa, mi piace questa cosa però!
RispondiEliminaUn abbraccio cara e buon lunedì :)
Mi sembra di averla vista da qualche parte questa tecnica! sembra quasi un ricamo!
RispondiEliminatutto il fritto è straordinario se poi è cosi goloso e originale come questo strauben allora la bonta raddoppia!!bacioni imma
RispondiEliminanoi li abbiamo assaggiati n alto adige...mamma mia che voglia di andarci!:D ma non mi hai mai detto perchè ti avevano deluso i mercatini:D
RispondiEliminaNon li conoscevo... ma sicuramente mi piacciono! Magari per carnevale proverò a friggere anche io, davanti a certe tentazioni non si resiste!
RispondiEliminanon li conoscevo ma devono essere favolosi!
RispondiEliminaPurtroppo la mia regola di non friggere vale anche per Carnevale, ma se mai riuscirò a tornare in Trentino sarà la prima cosa che cercherò di mangiare, queste frittelline colate dall'imbuto hanno un aspetto meraviglioso!
RispondiEliminaciaooooo...ma sei bravissima!...io sono una giovane cuoca!!...ehehe....ho aperto un mio blog di ricette....www.spadelliamo.blogspot.com...se vuoi venire per commentare...dandomi un'opinione...consiglio...e se ci scappa un complimento ne sarei felice!!io me sono itromessa nelle teu sostnitrici!!...ehehe...un bacio!! :O) fabiana!
RispondiEliminaWow..originale! per un dolce così...anticipiamo anch enoi volentieri il carnevale ;)
RispondiEliminabaci baci
Sono contenta di aver fatto conoscere questo dolce regionale a chi ancora non ha avuto il piacere di morderlo..Io solo a rivedere la foto sbavo e mi consolo con un ravanello da sgranocchiare!!!
RispondiEliminaSe volete cimentarvi per diversificare il vostro carnevale dalle solite frittelle, secondo me farete la gioia di tutti!!
Fior@ La grappa serve per alleggerire il fritto, per sgrassarlo e renderlo più piacevole al palato:)
Genny@ Ai mercatini c'era troppa gente, poche casette natalizie, un Babbo Natale smotivato seduto su una poltrona tristissima e ho respirato poca aria di natale, non quanto pensavo...Comunque un giretto lo si può fare:)
Ho visto le frittelle di mele ma non questa genialata!
RispondiEliminaGrazie Elga!
bacione
Meraviglioso street food... mi par di sentire il profumo... ti è venuto così bene! complimenti davvero!
RispondiEliminaEssendo io del profondo sud non ne avevo mai sentito parlare e non li avevo mai visti.
RispondiEliminaBella bella bella ricetta.
Penso che festeggerò il mio carnevale così
mia cara signora quanto mi tenti...in più é un fritto che proprio non conosco e la curiosità mi assale...torno indietro come una moviola al 17 gennaio e l'assaggio (per il momento virtualmente ma lo sengo sono arcicuriosissima ;) non si dice?)^^
RispondiEliminaLi ho mangiati anni fa in montagna d'estate, però ero più giovane e si camminava...sono bellissimi! Brava!
RispondiEliminamamma mia che goduria...non ne avevo mai sentito parlare ma ci credo che sono buonissimi
RispondiEliminaChe delizia!!! Li mangio spesso in Alto Adige ma a casa non mi sono mai riusciti... Buona serata Lauradv
RispondiEliminaCiao Elga!Io sono una di quelle (purtroppo) che non conoscono questo dolce!Dev'essere davvero buono e grazie per averlo postato
RispondiEliminaUN ABBRACCIO
Non li ho mai assaggiati, ma sembrano ottimi!!! Molto bella anche la foto complimenti. Ciao Arianna :D
RispondiEliminache deliziaaaaaaaaaa!!
RispondiEliminanon li conoscevo, sai??? Non sono tanto da carnevale, ma un dolcetto ogni tanto me lo gusto volentieri
un bacione
ELGAAAAAAAAA!!!! ^____^
RispondiEliminaPensa!!! Ho questa ricetta scritta in fretta e furia proprio la settimana scorsa, mentre guardavo la Ravaioli (chef del Gambero Rosso) che parlava (e preparava) di questo dolce!!!
Tengo sempre sul tavolino davanti alla TV un blocco a fogli bianchi, grandi (A4) dove scrivo le ricette che vedo fare da lei, da Nigella e tanti altri... Più che calligrafia, sembra un elettrocardiogramma! :*DDD
Devo provare anch'io a farli allora!
Tu sei riuscita a colare l'impasto attraverso un normale imbuto allora? non devo impazzire a cercare quello che usano loro vero? ^___^
Un bacio grandissimo da un'altra golosona!
Per chi mi ha scritto che a casa non è riuscito a riprodurre queste frittele, dico di riprovare, perchè questa era la prima volta che le facevo e davvero il risultato non è deludente! Basta un imbuto normalissimo, io ne ho usato uno di plastica, con il foro normale. L'impasto deve uscire in maniera continua e regolare e si compion o movimenti prima circolari e poi verticali dentro al cerchio ottenuto. L'olio deve essere ben caldo, qui trovate tutte le temeprature adatte per ogni tipo di olio,http://www.my-personaltrainer.it/oli-friggere.htm altrimenti se siete sprovviste di termometro basterà intingere nell'olio il manico di un mestolo di legno e se si formeranno delle piccole bollicine intorno vorrà dire che è pronto!
RispondiEliminaAnch'io li ho assaggiati spesso in Trentino e sono deliziosi!!!!
RispondiEliminaPurtroppo a casa mia il fritto, soprattutto in questi ultimi mesi, è vietatissimo ma mi segnerò la ricetta chissa mai che riesca a provarli.
è un ricamo meraviglioso!
RispondiEliminaeheheheh tra un po' mi metto a dieta anche io, quindi mi converrà darmi una mossa con dolci e affini
RispondiEliminaOddio che delizia mi ha ricordato! Dai sempre voglia di qualcosa di goloso tu ;-) Buona giornata!
RispondiEliminaLi ho mangiati spesso in alto adige, sono davvero buoni..cercherò di vincere le mie resistenze verso la frittura in casa e li proverò, sembrano squisiti!
RispondiEliminaCiao
Lisa
Ho visto e sentito parlare più volte di questi STRAUBEN però non ho mai avuto occasione di mangiarli e pensare che vado Spesso in Alto Adige...
RispondiEliminami attirano proprio e non mancherò di provarli..
complimenti per le splendide foto!!
ciao Morena
Noooooooooooooo....questa è semplice e pare meravigliosamente buona. Adoro i fritti dolci! Ma se utilizzo l'olio evo al posto dell'olio di semi, secondo te viene troppo dorato?
RispondiEliminaE' vero che si resiste a tutto tranne che alle tentazioni. va bè, tanto la quaresima servirà come periodo detox. Complimenti per questo piatto, davvero invitante.
RispondiEliminaAngela, Oddio io uso solo olio di girasole, sicuramente verrà buono anche con l'olio di oliva ma forse gli lascia un gusto che stravolge lo strauben. Bisognerebbe provare le due versioni. Di sicuro quelli che ho visto fare io erano fritti in olio di semi.
RispondiEliminaA presto!
L'ho fatto anch'io tanto tempo fa, questo dolce... ancora non avevo il blog e non pensavo minimamente a fotografare le mie pietanze... Tutto ciò che riguarda la cucina del nord Italia mi ispira tantissimo e questo dolce è delizioso!!! Con questa marmellatina, poi....
RispondiEliminaFranci
Non ho mai assaggiato queste frittelle, ma sono un sacco incuriosita e attratta da questa visione che sembra il pizzo!
RispondiEliminaUn bacio