MINESTRA DI VERDURE INVERNALI CON QUENELLE DI FORMAGGIO FRESCO
In questi ultimi giorni ho capito che tipo di bloggo ho.
E' una stanchezza da aspettativa, nel senso che la voglia di cucinare mi è rimasta forte, mentre quello che è leggermente sfumato è la ricerca del sorprendere con fotoricetta azzecati.
Leggendo i blog di varie amiche ho notato questo "malessere" comune, con desiderio di ritornare a vivere il proprio blog come un diario personale, fatto di se stessi, con ricordi e tradizioni famigliari annesse.
Proprio Alex, ha suggerito a tutti di identificare all'interno del nostro blog una sezione contenente le ricette di famiglia, quelle che funzionano a colpo sicuro, che racchiudono in loro la formula magica della famiglia.
E' come se avessi preso la medicina giusta, quella che aggiusta tutto come un balsamo tiepido.
La mia sezione la trovate cliccando qui, o cliccando sulla foto nella colonna destra.
In ogni modo i miei tempi verranno forse rallentati, o forse no. L'importante mi son detta, è sempre fare con desiderio di fare...
Ma parliamo di questa minestra! Un concentrato di verdure, insaporito e reso più fresco e appetitoso da una quenelle di ricotta aromatizzata all'aneto, che va posta sul brodo di verdure caldo appena prima di essere servita.
Ho incontrato questa ricetta su una rivista francese Cuisina Gourmande, e mi son detta che doveva subito essere mia! Soprattutto in virtù di quel che sento adesso, del bisogno di pubblicare ricette vere e realizzabili senza troppe pretese.
Ingredienti:
1 cipolla bionda
2 carote
1/2 rapa bianca
1 finocchio
2 patate
100 gr di ricotta
aneto
sale e pepe
olio extravergine di oliva
1 noce di burro
brodo vegetale
In una pentola sciogliere il burro, aggiungere l'olio e farvi stufare la cipolla condita con sale e pepe.
Aggiungere le altre verdure pulite e tagliate, regolare di sale e allungare con il brodo fino a coprire e più. Coprire e lasciare bollire finchè le verdure non diverranno tenere.
Con il frullatore ad immersione ( io ho utilizzato il Braun cordless), ridurre il tutto in purea.
Ammorbidire con un cucchiaio la ricotta, e aromatizzarla con l'aneto.
Con l'aiuto di due cucchiai formare delle quenelle che andranno adagiate sulla minestra. Irrorare con un filo d'olio.
Escluse le patate e' un no carb. Ho letto anche io Alex e concordo in pieno tant'e che per questo ed altri motivi che sai mi sono allontanata rallentando i post e addirittura gli ultimi post sono senza foto. Che ti devo dire....speriamo funzioni....
RispondiEliminaMi piace da morire questa ricetta, Elga, e mi piace il senso che vuoi dare al tuo blog.
RispondiEliminaTi abbraccio :-)
Una ricetta davvero buona, calda e avvolgente...una ricetta di casa con la C maiuscola.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Anche a me piace il senso che vuoi dare al tuo blog, come dice Stefania, ma trovo che sia solo un esplicitare quello che già c'era, almeno qui da te. Qui ho sempre respirato aria di casa- e di una casa di quelle che piacciono a me, dove il confortevole è il prodotto di una vita vera, fatta di scelte, di fatiche quotidiane, di piccole cose belle che riscattano tutto il resto. Quando ti dico che le tue foto mi emozionano, è questo che intendo dire: sono scatti caldi, avvolgenti, dove la tecnica - anche la più perfetta- non cede mai il passo alla persona che c'è dietro l'obiettivo. E, ripeto, tutto questo c'era già- ed è questo che, secondo me, ha reso semi di papavero un appuntamento fisso a cui non so rinunciare, nè ora, che ci conosciamo, nè prima, quando ancora non avevo il blog. Prenderne consapevolezza è solo un valore aggiunto- e ben venga, quindi, se ti dà la spinta necessaria per continuare, con lo stesso entusiasmo di prima.
RispondiEliminaBesos
ale
Che voglia di questo piatto..
RispondiEliminadecisamente bisogno di calore oggi!!!
Nel mio blog non credo di aver mai inserito ricette sorprendenti (o almeno, a me non sembra proprio :D), però certo, dopo un periodo iniziale in cui avevo solo voglia di postare ricette "mie" le cose sono leggermente cambiate.
RispondiEliminaScoprivo nuovi ingredienti in altri blog e saliva la curiosità, così la voglia di reperire prodotti nuovi ed ottenere ricette con sapori ancora sconosciuti mi ha attirata a se.
Ho letto anch'io da Alex e vedendolo scritto ho realizzato che provavo la stessa cosa, ora: ritornare alle ricette più mie, più conosciute e che sono una sorta di porto sicuro a cui approdo di nuovo volentieri.
Insomma, sono un po' sulle montagne russe: classici, novità, ora di nuovo classici... Penso sia normale, la cucina è molto legata anche alle sensazioni, all'umore, alla nostra vita "intorno".
La cosa buffa è quante di noi, contemporaneamente, sentano lo stesso bisogno di tornare, almeno per qualche tempo, al porto sicuro. :)
p.s: per inciso, rubrica inserita anche da me. Mi son perfino sorpresa di non averla già messa :D
Ciao Elga, buona questa minestra io uso spesso le quenelle di ricotta per "arricchire" le vellutate/zuppe :)
RispondiEliminaConcordo con te e Alex, diciamo che ognuno può fare del suo spazio quello che vuole no? e trovo che nel tuo caso l'aria di genuinità e di casa non sia mai mancata, questo è stato uno dei motivi per cui ho iniziato a seguirti. Buona settimana
Idea luminosa, sia nel piatto che nella voglia di "autenticità" culinaria ^_^
RispondiEliminaFelice giornata
Pensa che io, per contro, ho voglia di sapori nuovi... un po' meno di fotografarli e bloggarli. Ma per me la tua minestra è nuova e gustosa, soprattutto per la presenza delle delicate quenelles!
RispondiEliminahai ragione elga a volte si ha la voglia di stupire con foto e ricette ricercate quando invece la bonta sta proprio nei piatti di famiglia e quando la voglia di ostentare sempre la ricercatezza e la particolarità di un piatto prende il sopravvento allora il blog perde di naturalezza e credimi questo malessere da un po ha colpito anche me quindi basta stupire per forza questo piatto è meraviglioso e delizioso proprio perche è ricco di ricordi e saporito stop!!baci imma
RispondiEliminaCon la gravidanza io sono automaticamente tornata ai cibi più familiari...e mi sento proprio bene.
RispondiEliminaE poi la mia bambina deve capire da subito quali sono le sue origini...
che buona! peccato che io riesca sempre a litigare con le quenelles :-(
RispondiEliminaah...stasera mi scateno nella preparazione degli involtini di verza stile lasagne :))))
mia cara Elga, ricordo come sei nata tu (come blog intendo) ed io allo stesso modo, con foto da principiantissime e ricette invece da conquistare i palati più semplici e facili da relizzare. C'era nel tuo blog, come nel mio la vera atmosfera di noi del nostro calore ed é per questo che ci siamo conosciute. Molti siamo nati cosi da inesperte e quasi (io lo ero) inconsapevoli che potevamo attirare tanto pubblico, non contavano le pose dei nostri piatti contava la sostanza e credo che tu la sapevi trasmettere. Penso che oggi, guardandoci in giro ci siamo accorte che c'é grande professionalità e saper fare e ricerca e forse noi come altre non ci sentiamo a nostro agio, fondamentalmente non corriamo alla ricerca della perfezione, di ingredienti originali introvabili e sorprendenti e nemmeno della foto superchoccante, certo vorremmo!!!! ma forse non é stato e non é nel nostro essere la vera motiviazione dei nostri blog, ci siamo lasciate prendere da molti altri che ci stupiscono e da quello che é la mania di una vera food blogger, la ricerca affannosa dell'ingrediente segreto...io ho fatto fare chilometri a mio marito per cercarmi quell'ingrediente e per poi non ricavarne infondo nulla, solo lo sfizio di dire che anch'io ce l'avevo in dispensa e poi l'ho dimenticato. Secondo me la stanchezza ci viene da questo, non é necessario inventarsi chissà quali intrugli o minestre per poi avere una visibilità maggiore, poco importa, almeno é quello che io ho realizzato in questi ultimi tempi, se faccio qualcosa devo farlo solo ed esclusivamente perché ne ho voglia di inserire le mie ricette o idee solo per il piacere di farlo per forse comunicare con qui so' che dall'altra parte mi guarda conoscendomi, che mi sente che sto bene che ho senerità d'animo e che magari sono influenzata dal clima e dalla pioggia...perché mi và di dirlo e scriverlo. Io continuo a cucinare insaziabilmente come te per me e per la mia famiglia, piatti semplici e avvolte piatti complicati e a volte piatti che non sanno di niente e se ho voglia di scriverci qaualcosa faccio la foto altrimenti non cade il mondo e non mi sento neanche più in colpa se non guardo nel mio blog per tre giorni di filato. E poi Elga cara, parliamoci chiaro...costa, costa moltissimo fare la food blogger e si ingrassa pure...dimmi quanti macarons sbagliati ti sei mangiata?...io ben 4 volte ed ora non ci penso più!
RispondiEliminaTi abbraccio
Pat
Ragazze, tutte, io non so esprimere la mia gioia e fierezza a leggere i vostri commenti a questo post in particolare.
RispondiEliminaSapere perchè avete scelto di leggermi e di frequentare queste pagine, un ulteriore conferma per me.
Grazie di cuore, a chi rimane solo virtuale e a chi ho potuto già abbracciare per sentirne il calore, non mi sbagliavo
Cara Elga...ma hai visto il mio blog?Credo sia uno dei più "sgarruppati" e meno sofisticati in circolazione...un po' per pigrizia, un po' perchè ho sempre tenuto a mantenerlo come quella mia piccola stanza dei giochi, solo mia ed in cui parlare di me che...non mi sono mai posta problemi!:DL'importante è la spontaneità e la genuinità.Poi dipende quello che uno ha in testa nella vita ;)
RispondiEliminaUn abbraccio coccoloso!
PS:io dal uo blog ho sempre respirato aria di casa, di coccole, di bimbi e di vita sana e stupendamente normale.Posto che sei straordinaria ;)
Ciao Elga, credo che ognuno deve cercare di portare avanti un blog come hai detto tu con voglia, la rubrica sulle ricette di famiglia mi attende quindi non posso che non farti i miei complimenti per questa ricetta che fa sempre bene ;)
RispondiEliminaQuesta è una di quelle ricette che scaldano il cuore....
RispondiEliminaComplimenti...anche per il post, che condivido!
Ciao
La stanchezza di cui parli la sto notando anch'io in giro. E concordo sul fatto che non bisogna fare le cose per forza, secondo me non avrebbe senso a questo punto, no? :) Io la rubrica delle ricette di famiglia ce l'ho da quando ho aperto il blog praticamente, proprio perché adoro rifugiarmi nei sapori della mia famiglia e farmi cullare da essi :) Questa minestra potrebbe diventare una delle mie prossime cene, sappillo ;)
RispondiEliminaUn abbraccione.
Posso dire che finalmente era ora che qualcuna si accorgesse di questa cosa che si era formata attorno ai blog?
RispondiEliminaSembravate tutte prese dal fare la foto più bella o dall'avere la sponsorizzazione o il corso gratis più nominato.
Mi tolgo dalla mischia perchè il mio blog non se l'è mai filato nessuno ma io continuo a mettere gli articoli perchè mi piace raccontare di me :)
Ho la fortuna di avere un lavoro e non devo casomai rincorrere il corso che mi faccia arrotondare.
Mi scuso per la schiettezza ma a volte è veramente pesante leggere certi post.
Non parlo di te Elga!
Ho aderito all'appello di Alex perchè credo che la mia terra, la Sicilia, abbia tanto da raccontare ed io spero di saperlo fare attraverso i nostri piatti.
Per il resto...che dire....le tue ricette sono sempre fonte di ispirazione...grazie per metterle a disposizioni di chi passa.
baciiiii
sono proprio d'accordo con te!
RispondiEliminasto per allestire anche io, come Alex, la sezione ricette di famiglia.
Tra l'altro, proprio pochi giorni prima della sua idea, l'ultima ricetta che avevo messo si chiamava proprio cosi'.
anche io, come enza e altre, sto rallentando la pubblicazione.
Per quel che mi riguarda, semplicemente, per due motivi:
primo, sto un po' piu' insieme ai legumini, la sera, invece di stare appiccicata al PC: nel lettone, tutti a leggere!
secondo, perche', riesco a trovare meno il tempo per cucinare e fotografare (cosa che mi da tuttavia ancora soddisfazione e voglia di fare meglio) piatti che meritino un post.
Voglio dire, qualcosa che sia più significativo o di spunto per qulcun'altro, che non sia solo pane e salame o pasta al pomodoro..
un bacio
Il mio "blog/magazine" è nato proprio per celebrare la cucina non d'autore, basata sui sapori semplici e semplice da realizzare...
RispondiEliminaPer il resto, la zuppa è davvero invitante anche se per i miei gusti la ricottina sopra non ce la vedo:D
perfettamente d'accordo le ricette di familgia traggono la loro forza dalla tradizione, cose che a volte dimentichiamo per la voglia di stupire o rincorrere le novità del momento, non tutte buone :)
RispondiEliminacmq ottima la minestra!
Beh, le ricette di famiglia ce le portiamo dentro da una vita e non possono essere che loro un po' il traino della nostra esperienza culinaria. Mi fa piacere che abbia trovato la "tua direzione"! Questa minestra mi ispira molto, sarà che ultimamente le zuppe e le verdure in genere mi ispirano parecchio!
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