LATTE PORTOGHESE
Il tempo trascroso nella sua preparazione, è stato carico di ansia, ansia da prestazione, se così la vogliamo chiamare...Questo dolce,come tutte le creme he vanno cotte a bagnomaria, rappresenta il mio tallone d'achille! Lo trovo difficile, perchè va lavorato con attenzione e cotto con premura, ovvero non è che lo schiaffi in forno e ripassi a levarlo quando suona il timer..anzi passi il tempo a passeggiarvi davanti controllando che l'acqua del bagnomaria non prenda bollore o che l'uovo non coaguli..'somma un lavoraccio, ma forse si tratta solo di prendere l'abitudine con questa preparazione!
Il latte portoghese, contrariamente a quanto fa immaginare il nome, è un dolce tipico della Romagna, in particolare della zona di Faenza. Mangiato una sera a casa di amici, ho voluto a tutti i costi la ricetta, perchè non è un cremè caramel e non è una panna cotta, e la sua consistenza è soda e voluttuosa, mentre il sapore è una fusione di latte cotto lentamente e caramello..
Avete visto nel post precedente il fallimento totale di questo dolce la prima volta che l ho preparato, e se guardate bene questo vedrete una certa differenza. Questo è liscio e compatto, significa che ho amalgamato bene le uova (montate appena) con il latte e che la cottura in forno è stata eseguita correttamente. L'uovo non è impazzito e il sapore dista molto da quello di frittatone dolce, ma procediamo con ordine.
Ingredienti:
2 L di latte fresco intero
1 bacca di vaniglia
200 gr di zucchero semolato
8 tuorli
2 albumi
Portare a ebollizione il latte con la bacca di vaniglia. Quando raggiungerà il bollore abbassare la fiamma e procedere con il sobbollore per circa un'ora e un quarto. Spegnere e lasciare raffreddare; eliminare la bcca di vaniglia. Montre a schiuma le uova con lo zucchero e amalgamare delicatamente questo composto al latte, amalgamando bene.
Per il caramello:
200 gr di zucchero semolato
80 gr di acqua
gocce di succo di limone
Preparare un caramello bruno, e senza scottarvi rivestite con esso le pareti di uno stampo a ciambella, avendo l'accortezza di ricoprire bene tutte le pareti e la parte centrale. Versarvi il composto e sistemare lo stampo in una teglia più grande , versare in quest'ultima dell'acqua che arrivi a 2/3 dellostampo a ciambella e cuocere a bagnomaria in forno a 120° per un'ora. (Io ho proseguito la cottura a un'ora e mezza, fino a che il latte portoghese non ha assunto una certa consistenza).
Sfornare, lasciare raffreddare, immergere la base dello stampo in acqua fredda e capovolgere su un piatto da portata.
Il segreto per la buona riuscita di questo dessert è il non avere fretta ed essere concetrati mentre lo si prepara.
Ogni anno la campagna intorno a me mi fa questo meraviglioso regalo..i peschi in fiore sono per me uno spettacolo unico ed emozionante. Questi piccoli boccioli sembrano minuscoli batuffoli di cotone appoggiati ai rami, e regalano con i raggi del sole mille sfumature.
Aggiornamenti:
1) Vi avevo parlato del blog di Elisa. Alcuni di voi sono passati da lei e non sono riusciti a lasciare commenti..bene ora tutto è risolto! E lei vi aspetta per conoscervi tutti un pò meglio!
2) Qualche post fa vi avevo parlato di MadeinKitchen, che mi aveva contattato per un'intervista. Bene..io quell'intervista non sono mai riuscita a visualizzarla..non so voi. Ho provato a contattare lo staff diverse volte ma il problema rimane. Mi dispiace!
cavoli, che brava che sei stata, scommetto che è buonissimo! io non ho mai cotto niente a bagnomaria in forno, ma una volta ho fatto una preparazione che cuoceva le uova montate con lo zucchero a bagnomaria sul fuoco normale e lo zucchero si è caramellato, è venuto un crostone disastroso! :(
RispondiEliminaps: il link che hai messo non funziona... hai scritto volgia invece che voglia
Ciao
bellissimo! complimenti :-)
RispondiEliminati sei rifatta della "ciofeca"!
(io mi sa che non riuscirei mai a farlo...)
Elga, una standing ovation!!!!!!!
RispondiEliminaNon sapevo che fosse un dolce tipico delle tue parti...c'è sempre da imparare!
In compenso, hai ragione, i peschi in fiore sono proprio un'emozione...(potevi metterci un bel "fiori rosa, fiori di pesco" come colonna sonora, no???)
Oltre alla creme caramel classica non sono mai andata, ma i budini al forno sono i dolci più coccolosi che ci siano.
RispondiEliminaBrava
cheb bontààà!!.è divino...mai provato...non credo difarlo..mi faccio prendere troppo dall ì'ansia...magari assaggio il tuo!!!complimenti!!Minù
RispondiEliminama che bello questo budino, dev'essere anche buonisssimo!!a me il caramello non viene mai;)
RispondiEliminaEro sicura che il primo insuccesso non ti avrebbe fermato...il secondo tentativo ha dato un risultato spettacolare!!!
RispondiEliminaUn bacio enorme
fra
AAAAH! Aspettavo con ansia la ricetta del tuo trionfo! Perfetto Elga! Stavolta ha un aspetto meraviglioso! Belli i fiori di pesco....
RispondiEliminaElga, passando da te si rimane sempre senza parole... i tuoi risultati sono spettacolari!
RispondiEliminama un consiglio voglio lasciartelo...
quando metti nel forno qualunque pietanza che deve cuocere a bagnomaria, inserisci un cartone sul fondo della teglia con l'acqua, questo evita che il composto riesca a bollire. Eviti l'ansia... e ti godi solo il trionfo.
Piccolo segreto imparato ad un corso di cucina...
P.S. Grazie per i tuoi consigli...
Ciao
Meraviglioso! In effetti sembra una preparazione un pò difficile, ma con impegno e pazienza ce la si può fare e poi...sbagliando si impara no?
RispondiEliminaSai che non lo conscevo? Infatti a prima vista averi detto che era un creme caramel:)
RispondiEliminaNon si finisce mai di imparare;)
che maestria!!!!!E chi si ricorda della ciofeca?!
RispondiEliminaComincio a capire cosa avevo sbagliato con la mia crema al caramello, che come dosi e procdimento è molto simile: non avevo montato le uova con pazienza e non avevo affatto controllato che l'acqua del bagnomaria non alzasse il bollore... In tal caso, come si fa? Si toglie acqua e se ne aggiunge di fredda?
RispondiEliminaPS: stavolta sei stata proprio brava! Sabato ci riprovo anch'io!
RispondiEliminaSbagliando si impara e tu sei diventata maestra :) Complimenti!
RispondiEliminatesoro allora alla fine chi la dura al vince!!!!ed è stato bene insistere perche è di una goduria unica...e poi che bello avere intorno quel verde quei colori,il lago...insoma un sogno!!!baci imma
RispondiEliminaOnde: Proprio così, si dimunuisce quella in bollore a la sostituisce con acqua fredda! Bacio
RispondiEliminaPer tutte: Grazie, siete troppo buone, come il latte portoghese!!!
P.S. Io l'intervista la visualizzo correttamente.
RispondiEliminaElga cara sarà stato anche difficile ma ti è venuto fuori qualcosa di stupendamente perfetto.....bravissima!!!
RispondiEliminaBelle anche le foto dei peschi in fiore fanno tanto primavera...anche se da me continua a far capolino la neve!!!!
ciaoooooo
Ciao! ma sai che non conoscevamo questo dolce..certo che queste foto fanno prorpio venir volgia di munirsi di cucchiaino ed assaggiarlo!
RispondiEliminasei stata bravissima...è semplicemente perfetto!
un bacione
Cara Elga, dopo il tuo flop, non hai mollato, ce l'hai fatta...hai vinto tu..1 a 0 per Elga! le tue foto mi stordiscono tanto sono belle!
RispondiEliminaapplausi!!2 domande: a che temperatura metti il forno? e i tuorli vanno montati pochissimo se ho capito bene...
RispondiEliminae naturalmente sono andata a leggermi tutto d'un fiato anche il "post precedente" e avevo le lacrime agli occhi!
RispondiEliminaAnche a me anche a me!!!
Ho fatto il flan di latte, quello classico, buono, voluttuoso, un po rustico!
Ed è venuto "uguale " al tuo!
eheheheheheheh
ricordando la mia faccia (era un dolce che facevo da ragazzina e mi veniva semplicissimo.... e poi?) ho visto anche la tua!
Scusa sai.... rdacchio ancora!
nasinasi ilari
E finalmente ci sei riuscita! Complimenti veramente a vederlo sembra perfetto, quindi armata delle tue spiegazioni non mi resta che provare!
RispondiEliminaAnche io non vedo l'intervista!
Bacioni
Giò: Grazie!!! mi sono solo solo dimenticata di scrivere la temperatura del forno:)) 120°
RispondiEliminaSi le uova vanno mntate pochissimo
Grazie ancora!
favoloso bedda *
RispondiEliminaInsomma che dopo il primo delitto hai capito di non essere un'assassina !!!! Che buonooooooo ! Ciao !
RispondiEliminapreso al volo, ho una ricetta che prevede enne albumi e stavo giusto aspettando qualcosa che mi ispirasse solo con tuorli.
RispondiEliminamò la stampo e mi hai (praticamente) sistemato 2 dolci in u post solo!
sei una maGa!
Hai rimediato più che bene alla ciofeca precendete :)
RispondiEliminama che meeeeeeeeeeravigliaaaa!!! è bellissimo e immagino il sapore!!
RispondiEliminaL'avevo detto io, che quello del post precedente ovvero " ciofeca " era un raro esempio di disastro culinario di Elga!!!
RispondiEliminaGuarda che ha combinato ora!!!!
Prenderei a cucchiaiate..il monitor!!!!
Bravissima!!!
Ciao.
Ma lo sai che questo e' il tormentone dei dessert spagnoli? Flan de huevos.... tormentone per me eh.... comunque il tuo splendido!
RispondiEliminaBesos
Non mi sono mai cimentata in questo genere di cottura proprio per il timore di combinare qualche pasticcio... il tuo risultato è a dir poco perfetto invece! Ma non è simile al nostro budino fiordilatte?
RispondiEliminaUn abbraccio
Che meraviglia......di bontà, di foto...di tutto!
RispondiEliminaUn abbraccione!
Assomiglia tanto al creme caramel ... deve essere ottimo ... il dolci al cucchiaio mi piacciono (lo sai che non amo troppo le cose dolci, ma da questi mi lascio tentare!!!! A domani cara un bacio Elisa80
RispondiEliminaembeh...non ho parole!
RispondiEliminabravissima..e non è bello, ma di più..
sto guardando e riguardando le immagini..stupende!!!
baciusssss
piesse..non mi ci metto nemmeno!
:))))
foto magnifiche, e bello il prima (disatro) e dopo (successo). fa capire un sacco di cose, è davvero una scuola di latte portoghese. quasi quasi ci provo, ma voglio anch'io quegli splendenti fiori rosa da metterci accanto :))
RispondiEliminaCiao Elga. Sfogliando cucina italiana ho visto questo dolce, ho pensato subito che era delizioso e delicato. Avevo voglia di farlo ma poi, un po' per prigrizia, un po' perchè anche io non sono molto pratica delle cotture a bagnomaria, ho rinunciato. Ma a vedere il tuo la voglia mi è tornata e presto mi metto all'opera. Un abbraccio
RispondiEliminaInnanzitutto complimenti per le ricette e le foto che posti sono sempre fantastiche!
RispondiEliminaL'intervista l'hanno letta in molti, si visualizza correttamente, prova con questo link: http://www.madeinkitchen.tv/interviste/intervista-alla-foodbloggers-semidipapavero/
se non ti funziona è veramente strano!!!Un abbraccio da MiK
un commento in ritardo; spero che sara utile. La crema Portoghesa ha un aspetto buonissimo! Sicuramente la provero.
RispondiEliminaEcco delle ricette, per la creme caramel che sono passate a me dalle mani di mamma e anche una per il bonnet da il Nord d'Italia
Creme Caramel:
4 uova interi, 450ml latte, 5 cucchiai di zucchero, essenza di vaniglia o semetti di vaniglia.
Una tazza di zucchero per il caramello.
(1)prepare il caramello su il fuoco medio in una pentola. Coprire il recipiente con il caramello caldo.
(2) mescolare le uova/zucchero/latte/vaniglia assieme e versare nel recipiente caramellato. Coprire con un coperto fisso.
Cuocere a bagno mario per 40 minuti a 180 gradi nel forno (l'acqua per il bagno maria deve essere fredda a l'inizio).
Lasciare freddare prima da invertire il contenuto in una ciotola.
Una ricetta diversa, forse una cugina lontana del creme caramel
Bonnet
5 uova
80g zucchero
100g cioccolata bianca di qualita superiore
3 tazze di latte caldo
70g di amaretti in polvere
1/4 di tazza di amaretto di saronno
100g di zuccherro per il caramello
(1)prepare il caramello su il fuoco medio in una pentola. Coprire il recipiente con il caramello caldo.
(2) mescolare bene le uova e lo zucchero. Dissolvere la ciocolata bianca con il latte caldo e aggiungere con le uova/zucchero. mescolare assieme con il liquore e gli amaretti.
versare nel recipiente caramellato. Coprire con un coperto fisso.
Cuocere a bagno mario per 60 minuti a 180 gradi nel forno (l'acqua per il bagno maria deve essere fredda a l'inizio).
Lasciare freddare prima da invertire il contenuto in una ciotola.
Site par excellence, merci beaucoup mon amis.
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