UNA DOLCE PASQUA

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Vivere in un piccolo paese di campagna costringe a dei limiti ma allo stesso tempo offre la possibilità di recuperare tempi, vedute, sapori che vivendo in città sono difficili da ritrovare.
Questa appena passata è stata una settimana frenetica ostacolata dalla pioggia battente e dal freddo che ancora si infiltra nel giaccone, ma la festa di Pasqua sta arrivando e tutti qui, dove abito, si sono dati un gran da fare nei preparativi.
Così alla sera, mentre mi scaldo la schiena sul termosifone vedo il mio vicino nel suo garage a sfoltire grossi rami di ulivo, per creare piccoli rametti, che andranno benedetti e poi distribuiti dai bambini porta a porta.
Il parrocco fa il giro a benedire le case, alle finestre compaiono uova colorate e coniglietti curiosi, mentre negli angoli più verdi del paese si trovano cestini contententi le uova benedette.
E io mi rendo conto che se non fosse per le tre uova di cioccolato che ho disposto sulla mensola in casa, della Pasqua non ho avvertito l'arrivo e nemmeno la quasi presenza. E' una festa particolare, mai festeggiata in grande stile.

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Un' occasione per fare il primo pic nic sull'erba smangiucchiando con le mani focacce, torte salate e dolci sostanziosi, anche se da che io ricordi a Pasqua la pioggia è sempre presente a rovinare i piani primaverili di noi altri.
Adoro però vedere i miei bambini che tornano a casa da scuola con il lavoretto per i genitori, con la poesia recitata fiera piena di emozione come se si trovassero davanti a una folta platea..
Adoro vedere l'aspettativa nei loro occhi riguardo le imminenti vacanze e la loro curiosità nei confronti della sorpresa che conterrà il loro uovo di cioccolato...
Si perchè alla fine possono avere l'uovo più grande, colorato, decorato del mondo, ma è inpagabile il momento in cui lo spaccano e cercano la sorpresa all'interno. E' quello il gioco, che si consuma in un attimo, che può far rimanere delusi, o altresì soddisfatti...ma che in ogni modo finisce sempre con un sorriso, mangiando un pezzetto di cioccolato.

Questa focaccia dolce è perfetta sia per la colazione del mattino di pasqua che per la gita del giorno di Pasquetta, per la merenda di metà mattina tra una corsa e una capriola.
Facile e veloce, sembra un lievitato ma non lo è!
In poco più di un'ora è bella che pronta nelle vostre mani, sprigionante profumo di fiori d'arancio e mandorle tostate.
Una piccola meraviglia.
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Ingredienti per due focacce da sei porzioni:
Ricetta tratta da "Le ricette di Chiara" mensile n.2

150 gr di farina 00
50 gr di fecola di patate ( la ricetta originale prevede Frumina)
180 gr di zucchero a velo
3 uova medie
170 ml di yogurt greco magro ( ricetta originale prevede normale percentuale di grassi)
50 ml di panna fresca
50 ml di olio di semi
2 cucchiai di miele
1 bustina di lievito per dolci ( la ricetta originale prevede mezza bustina)
1 fiala di aroma fiori di arancio
un pizzico di sale
Mandorle in scaglie
Granella di zucchero

Stampi per cottura monouso in carta diametro 10 cm

Montare con le fruste elettriche i rossi d'uovo con lo zucchero a velo e il miele fino a quando saranno spumosi e chiari.
Aggiungervi poi lo yogurt greco, la panna e l'aroma ai fiori d'arancio.
Versare a pioggia sul composto la farina miscelata con la fecola di patate, il sale e il lievito.
Terminare con l'olio versato a filo continuando a mescolare e con i bianchi montati a neve ferma.
Versare il composto negli stampi, (meglio utilizzarne due, uno dentro all'altro per eviatre bruciature del fondo in cottura), e  cospargere la superfice dei dolci con le mandorle in scaglie e la granella di zucchero.
Infornare a 180° per 45 minuti, fate raffreddare e decorate con zucchero a velo.

La ricetta originale non prevede l'aroma ai fiori d'arancio, le mandorle e la granella di zucchero.
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Commenti

  1. mamma mia che spettacolo, credevo proprio fosse un lievitato a tutti gli effetti, ma è ugualmente goloso e meraviglioso.......
    Buona Pasqua di cuore!

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  2. è vero: la pioggia è immancabile, a Pasqua! Questa focaccia sembra buonissima, quando poi ho letto che non è un lievitato e che in un'ora è già pronta beh, mi sono convinta ancor di più a provarla! Buona Pasqua!

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  3. Adoro approfittare della soave presentazione del tuo saper fare, la poesia del dove siamo e' parte di cio che facciamo e tu lo sai. Direi che il dolce merita un gustoso buonissimo e un augurio a te di felice pasqua

    Schizzo 63

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  4. che bello, anche tu ti scaldi la schiena sul radiatore? ahahah
    il bello dei piccoli paesi è proprio il fatto che ci sia una grandezza in ogni evento che sia la Pasqua o una festa pagana, tutto ha un sapore diverso, poi raccontato da te...
    ti auguro una Pasqua serena giuiuzza
    Cla

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  5. La descrizione di questo piccolo paese in preparazione fa bene anche per chi come me quasi non pensa alla Pasqua...e allora auguri!!!!

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  6. Avevo il tuo blog tra i preferiti da un bel po' ma non avevo ancora avuto tempo di "spulciarlo" per bene e oggi che finalmente l'ho fatto mi sono mangiata le mani per non averti scoperto prima. Le tue ricette sembrano buonissime, non vedo l'ora di tornare a casa per provare subito a fare una delle tue torte...

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  7. Buona Pasqua cara Elga con questo post mi hai fatto tornare bambina...la sorpresa nell'uovo..Pasqua per me è questo!

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  8. Questa ricetta sembra squisita! Credo sia arrivato il momento di prepararla, visto che non l'ho mai provata .
    Complimenti :)

    E bellissime le fotografie!!! WoooW!!!

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